Tramonto in armonia 2025

Decima edizione dell'evento che celebra il solstizio d'estate

Vito Ungaro 23/06/2025 0

In occasione della festa per il solstizio d’estate, il giorno più lungo dell’anno, l'associazione Spazio Up Arte  ha organizzato la decima edizione dell'evento dal titolo “Tramonto In Armonia”.

Anche quest'anno il luogo scelto per l'iniziava è stato "Spazio Up Arte - art farm"

Adottata dal 2024 dalla nostra associazione, "art-farm" è  un’area verde nel comune di Salerno di 3000 mq.  nella quale vengono praticate le attività en plein air (laboratori creativi, performance, orto sociale, poesia, dibattiti, fotografia, presentazioni di opere letterarie).

La giusta cornice a questa iniziativa che da sempre intende promuovere l'arte, l'ambiente ed il paesaggio.

Per questa Decima Edizione si è deciso di giocare con l’arte ribaltando il ruolo del fruitore/spettatore ad artista/attore, attraverso l’organizzazione di un gioco di ruolo che ha accompagnato i numerosi partecipanti chiamati a realizzare  una creazione artisica.

Pittura, scultura, creazioni ceramiche, uncinetto, poesia. 

Con le opere realizzate è stata allestita una mostra.

Ogni partecipante, lontano da logiche competitive,  ha avuto  l'occasione di presentare il lavoro realizzato, condividendo con tutti una riflessione sull'esperienza vissuta.

La giornata si è conclusa con l’immancabile momento musicale che celebra il tramonto del Solstizio.

Una jam-session improvvisata che ha visto protagonisti al sax Valentina Foglia ed alla tastiera Raffaele Giuliano 

L’iniziativa è stata supportata dal CSV Sodalis mediante il progetto “Abitare i luoghi”

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Tramonto in armonia 2024
Articolo tratto da: https://www.liberamentenews.it/tramonto-in-armonia-2024/    di Carlo Ceresoli La festa per il solstizio d’estate, il giorno più lungo dell’anno, organizzata da dieci anni da “Spazio Up Arte” e conosciuta con il titolo “Tramonto In Armonia”, si è svolta quest'anno in quella che diventerà la futura sede dell'associazione: un rustico situato nella zona collinare di Salerno, in un'area ricca di alberi, tanto verde e piante aromatiche. La giusta cornice a questa iniziativa che da sempre intende promuovere l'arte, l'ambiente ed il paesaggio. Vito Ungaro, presidente dell'associazione, si è occupato dell'organizzazione tecnica e logistica della manifestazione. La conduzione della serata è stata affidata a Cristiana Tortora che, dopo il racconto e la proiezione  di momenti più rappresentativi dei dieci anni dell'associazione, ha dato inizio alle attività previste Per far vivere e conoscere  ai presenti il nuovo spazio, ci si è cimentati innanzitutto in una “caccia al tesoro botanico”: bisognava riconoscere alberi e piante aromatiche dislocate sull’area, fotografando le foglie; la conoscenza dei luoghi in chiave storica ed alla ricerca dell'origine del suo toponimo, è stata affidata a Carlo Ceresoli, direttore di liberamentenews.it  La storia dei luoghi - Carlo Ceresoli -  Successivamente, Lucio De Simone - ceramista,  ha condotto gli ospiti nell'approccio delle produzioni con l'argilla, coinvolgendo chiunque manifestasse interesse,  alla decorazione di alcune sculture, cotte poi nel forno, con la tecnica “Raku”. -La Decorazione - Lucio de Simone - La musica,  ha  sempre caratterizzato l'iniziativa in tutte le sue 8 edizioni. quest'anno ci si è affidati a Gerardo Sapere -vibrafono e Vincenzo Greco - flauto traverso che hanno regalato una magica atmosfera ispirandosi a famose opere liriche   Vincenzo Greco e Gerardo Sapere - Maria Serritiello,  ha voluto fermare questo momento e questa atmosfera con una prosa: “…sotto il nuovo cielo, al tramonto, scandisce il flauto e sicuro tintinna il vibrafono. L’aria, la sera addolcisce e…soave muta il cor…” - Anna Salzano, Annamaria Fortunato, Teresa Ricigliano e Antonella Bisogno, hanno allestito e preparato un momento di convivio. Un piccolo cadeau (una cornucopia di erbette aromatiche), ha accompagnato gli ospiti alla conclusione di quella che, a detta di tanti, è stata un'edizione tra le più apprezzate. Grazie a tutti
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Josè Garcia Ortega
Nell'ambito delle attività di approfondimento culturali promosse dalla nostra associazione, domenica  4 maggio è stata organizzata una giornata dedicata alla conoscenza di Josè Garcia Ortega, artista di fama internazionale che ha trascorso parte della sua vita nel Cilento. Chi era José Garcia Ortega? E' stato un artista spagnolo noto per il suo impegno politico e sociale, riflesso nelle sue opere. Nato nel 1921 a Arroba de los Montes, in Spagna, Ortega ha vissuto in un periodo di grandi cambiamenti storici e sociali, che hanno profondamente influenzato la sua arte. Contributi artistici Pittura e scultura: Ortega è conosciuto per le sue opere che combinano elementi tradizionali con temi moderni, spesso esplorando la lotta per la libertà e l'uguaglianza sociale. Influenza politica: La sua arte è stata una forma di resistenza contro la dittatura di Francisco Franco, utilizzando simbolismo e metafore per comunicare messaggi di speranza e cambiamento. Vita personale Ortega ha trascorso gran parte della sua vita in esilio, vivendo in vari paesi tra cui l'Italia e la Francia. Questa esperienza ha arricchito la sua prospettiva artistica, permettendogli di sviluppare uno stile unico che rifletteva le sue esperienze personali e le sue aspirazioni collettive. La giornata Prima tappa - Polla (SA) Accompagnati da alcuni amici appassionati d'arte, abbiamo raggiunto Polla, dove presso la Chiesa della SS. Trinità situata nel cuore del centro storico è stata allestita la mostra “Il decalogo della Democrazia” Un percorso visivo e simbolico che parla non solo alla memoria storica della Spagna post-franchista, ma anche alle democrazie contemporanee, sollecitate da nuove sfide e antichi pericoli. Seconda tappa La seconda destinazione scelta è stata San Giovanni a Piro  (SA) Qui, nel 1980, il famoso pittore Josè Garcia Ortega scelse di stabilirsi nel tranquillo borgo di Bosco. La scelta non fu casuale; Ortega trovò in questo luogo un riflesso della sua amata Spagna, come lui stesso dichiarò: «Sto bene con voi, perché qui ho trovato un'angoscia ed una miseria che sono quelle della mia gente. Perché i colori sono quelli della mia terra». La Casa Museo Ortega acquistò una casa nel cuore di Bosco, che oggi è visitabile e funge da museo. Qui, nel giardino antistante, Ortega trascorreva il tempo dipingendo paesaggi e nature morte. Le pareti della casa sono tuttora adornate con i suoi dipinti, creando un'atmosfera che racconta la vita e l'arte di un uomo che, sebbene solitario e pensieroso, si rivelò generoso e riflessivo. La casa è di proprietà privata e sebbene sia stato fatto il tentativo di visitarla, purtroppo per impossibilità scaturenti da precedenti impegni del responsabile, non è stato possibile accedervi.     Le Maioliche All'ingresso del paese, le maioliche create da Ortega raccontano i moti rivoluzionari risorgimentali del 1828, avvenuti a Bosco. Il Museo La visita si è svolta in modo molto organizzato. All'arrivo, siamo stati accolti dalla guida, che ci ha fornito una panoramica generale sulla vita dell’artista e sulle opere custodite nella nuova sede del museo.  Il nuovo Museo Josè Ortega, infatti, è stato inaugurato il 24/04/2025, ed  è custode di opere significative come i pannelli in cartapesta sui temi “Passarono” e “Morte e nascita degli innocenti” L'ultima acquisizione è la suite “+ – Durer”, composta da 60 incisioni. Questa collezione, insieme alle matrici delle cartapeste custodite dalla famiglia Ortega, rende Bosco il luogo che detiene il maggior numero di opere del maestro spagnolo, mantenendo vivo il suo messaggio artistico e sociale. Conclusioni Conoscere Josè Ortega attraverso le opere ed i luoghi è stata un’esperienza estremamente apprezzata da tutti i partecipanti. Si consiglia vivamente a chiunque abbia l'opportunità di visitare questo straordinario museo di farlo, possibilmente con una guida, per apprezzare appieno la bellezza e la complessità delle opere esposte. Ortega non era solo un artista ma anche un uomo impegnato socialmente. Credeva fermamente che l'arte dovesse avere un contenuto rivoluzionario, capace di chiamare all'unione e restituire libertà e democrazia. Un pensiero che si rifletteva nei suoi lavori e che continua a ispirare chi visita il museo. Il Museo di Josè Garcia Ortega è quindi non solo un luogo di contemplazione artistica, ma anche un centro di riflessione sulla storia e sulla società, un invito a comprendere il passato per costruire un futuro migliore.    
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